domenica 24 ottobre 2010

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Luigi Mantovani: da discografico a scrittore (con la benedizione di Battiato)


Franco Battiato nella insolita veste di “presentatore” e maestro di cerimonie;Gianni Nocenzi seduto alla tastiera a  proporre dal vivo le musiche da lui composte per l’occasione. Ci saranno gli amici di una vita (oltre a due giovani attori in sintonia con la sensibilità del personaggio, Anna Miele Fumagalli e Giorgio Finati), venerdì 29 ottobre al centro culturale “Le Ciminiere” di Catania, ad accompagnare l’ex discografico Luigi Mantovani nella presentazione multimediale del suo libro “Le favole di Beata Innocenza”: quattro racconti per bambini (ma non solo) illustrati dalla pittrice francese Sylvie Serre e appena ripubblicati da Le Brumaie Editore in forma di quattro volumi distinti, stampati su carta riciclata e rilegati a mano in rafia e giunco. Milanese con la musica nel dna (il padre suonava l’oboe e cantava da baritono) Mantovani è uno dei pochi ad aver abbandonato volontariamente, e in tempi non sospetti, il music business per seguire altre passioni (l’arte, la scultura, la scrittura). Eppure la sua era stata una carriera discografica al top: iniziata come responsabile del settore classico alla Philips, proseguita nell’ufficio marketing e artistico della Ricordi (a quei tempi risalgono i suoi incontri con gente come CreamJimi HendrixGenesis e Bee Gees) e culminata nel 1983 con la chiamata di Richard Branson alla guida della neonata Virgin italiana. Dieci anni dopo arriva il primo time out (colmato con le esperienze più diverse: un ristorante in Liguria, una fattoria nell’Alto Lazio, un periodo trascorso a Londra a fare il manager e il giornalista), poi il rientro in EMI come direttore della filiale cilena a Santiago. Sono gli ultimi fuochi, prima di una nuova svolta radicale: il trasferimento in Francia (prima a Bormes les Mimosas, nel Var, e poi in Bretagna) e una nuova vita professionale come gallerista e scrittore a fianco della moglie Anne, con cui oggi Mantovani vive nel minuscolo villaggio di Saint Maden (200 abitanti) in un vecchio Presbiterio restaurato. Felicemente riciclato e “disintossicato” dalla discografia, ma ancora in contatto con i vecchi amici.  
(20 ott 2010)

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